Finalmente ci siamo, oggi e domani ci toglieremo il dente delle votazioni e tireremo le somme di una campagna elettorale attiva e partecipata. Come già fatto nel 2016, non posso esimermi dal dare anche io una piccola previsione sull’esito di questa tornata elettorale, per chi vorrà leggerla.

Secondo il vox populi il prossimo sindaco di Crotone sarà Voce, ma c’è poco da crederci: Voce potrà anche scavalcare il suo avversario diretto, Arcuri (che oramai notoriamente sta “puntando” al secondo posto), ma non riuscirà a raccogliere un consenso così ampio da divenire sindaco. È assai probabile che Manica vincerà con un buon distacco, non al primo turno bensì al ballottaggio, dove raccoglierà una serie di voti trasversali, un po’ come successe a Pugliese nel 2016, che guadagno diverse migliaia di voti a distanza di qualche giorno.

Certo, tutto questo dipenderà dal motu proprio di Voce, e dalla “chiamata alle armi” del suo piccolo-grande esercito che, sui social, arriva a circa seimila sostenitori. Gli stessi che lo votarono alle Regionali di gennaio, convincendolo a candidarsi per il trono di primo cittadino. Ma voteranno tutti per lui? Saranno di più o di meno? Lo stesso Voce deve avere avuto qualche dubbio, quando ha più volte spiegato come funziona il voto disgiunto: è preferibile perdere qualche preferenza (che qua i voti si comprano, e lo sappiamo tutti) e mantenere il voto come candidato a sindaco, e dunque è meglio spiegare più e più volte la differenza tra voto e preferenza. Repetita juvant.

Outsider della partita, invece, è Correggia, il quale sostanzialmente c’ha rinunciato prima ancora di cominciare: la campagna elettorale del M5S è stata fiacca e poco sentita, vista anche la fuga di sostenitori che sono passati apertamente a sostenere Voce. I problemi dei grillini crotonesi li sappiamo tutti, ma la dirigenza del movimento pitagorico ha fatto finta di non vederli, e raccoglierà i frutti amari tra qualche ora. Sarà la fine politica di tanti personaggetti prestati alla politica? Lo spero sinceramente.

A questo punto, al netto di chi sostiene che Manica vincerà al primo turno, ritengo che il momento decisivo della partita sarà il ballottaggio. E ritengo anche assai probabile che Manica diverrà il prossimo sindaco, ovvero il secondo sindaco di centro-destra della storia cittadina, salvo incredibili e imprevedibili sconvolgimenti nell’elettorato: l’unica incognita è rappresentata da Voce, mentre Arcuri e Correggia giocano “a perdere”.

Infine, una considerazione sull’affluenza. Inizialmente avevo pensato di stimarla tra 45% e 55%, ma non avevo considerato il voto su due giorni. Per cui, credo sia opportuno sovrastimarla, ipotizzando un’affluenza compresa tra il 55% ed il 65%.

Questo per quanto riguarda le comunali. Per quanto riguarda il referendum, mi aspetto, a Crotone, una vittoria del Si, mentre a livello nazionale una vittoria del No.

Staremo a vedere. Buon voto a tutti (e buon bagno, che sono gli ultimi giorni di mare).

2 risposte a “Previsioni sul voto crotonese”

  1. […] ed il 35%. Che i due sarebbero andati al ballottaggio era certo già da diverse settimane – ne ho parlato anche nella mia solita previsione pre-voto – ma che Voce fosse addirittura in vantaggio su Manica… era un’opzione assai […]

  2. […] bella soddisfazione, che ha stravolto completamente la mia previsione. Quest’anno mi è andata male. Lo stavolgimento del ballottaggio porta in seno diversi […]

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