Oggi mi è capitato di leggere il comunicato diffuso da un ex consigliere comunale, che si lamenta del cumulo di rifiuti che ha fotografato presso l’ex mercato ortofrutticolo a Vescovatello. Ha ragione, ma c’è un solo problema: la situazione era la stessa mentre era in carica.

Accade spesso, sopratutto a Crotone, che gli ex consiglieri comunali intraprendano una breve carriera da commentatori, ma a carica finita. Tutte le denunce, gli articoli con foto – che qualcuno chiama addirittura reportage – ed i paroloni con tanto di incitazioni a “fare presto” arrivano puntualmente quando sono ex consiglieri, e mai quando sono in carica. Un mistero che forse i posteri riusciranno a spiegare.

Nello specifico, il documentato articolo è stato ripreso (ovviamente) da alcune testate che stanno attaccando frontalmente l’amministrazione cittadina, e fin qui nulla da dire. Ogni stoccata è buona, anche quando si parla di paraculate come questa. E veniamo subito al dunque.

L’ex mercato ortofrutticolo è abbandonato da anni: ritrovo abituale di tossicodipendenti e senzatetto, si discute inutilmente di una sua demolizione per poter destinare l’area ad altro. E che area: parliamo di oltre 25 mila metri quadri, di cui gran parte coperti dall’ex marcato generale.

Che l’area sia utilizzata da anni come discarica abusiva è facilmente appurabile: basta aprire Google Maps e dare uno sguardo alle foto satellitari, per vedere cumuli di rifiuti immortalati sin dal 2008. Lungo Via Lajolo erano stati posti anche due cancelli per evitare l’ingresso, ma sono serviti a ben poco, anche perché facilmente aggirabili.

L’intento del comunicato è chiaro, e lo si comprende da come viene concluso: “Ho sottaciuto volutamente il sindaco di Crotone perché lo ritengo incapace e inadeguato ad assolvere i compiti di primo cittadino“. Legittimo, ma la domanda da porre all’ex consigliere è: perché non ha sollevato questa problematica al precedente sindaco, ossia mentre lui stesso era in carica?

Perché questo ex consigliere comunale viene beneficiato del diritto di cronaca per dire una cosa nota e risaputa? Forse quando era consigliere non ne era a conoscenza… e qui dovremmo aprire un’altra parentesi su quanto i consiglier eletti conoscano realmente la città.

Ma non è questo il caso. Forse è più opportuno parlare di opportunismo – neppure troppo velato – al netto di numerosi altri comunicati del genere, usati non tanto per denunciare un determinato fatto ma per attaccare l’amministrazione in carica. Insomma, niente di nuovo all’orizzonte.

Se il 2021 si è concluso con una farsa, il 2022 si apre con una prima sceneggiata.

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