Non mi riferisco alla sveglia di ognuno di noi, che è impostata sempre e comunque troppo presto. Mi riferisco agli alberi, ai fiori, alla natura in generale: sembra di stare in primavera, ma siamo a gennaio. Ed arriveranno altre gelate, con tutti i loro carichi di problemi.

Il caldo anomalo di capodanno ha avuto un effetto devastante sull’ecosistema. Magari vi sembrano paroloni esagerati, ma dei problemi causati da questa repentina alternanza caldo freddo (con media di 20° gradi ad inizio mese, 8° gradi la scorsa settimana, e 17° gradi oggi) iniziano ad essere evidenti anche a chi non è proprio un appassionato di piante.

Anzitutto, nelle aiuole. Dovrebbero essere piene di calendule gialle ed arancioni, fiore tipicamente invernale dalle nostre parti. Invece sono piene di acetoselle – quei fiorellini gialli che si mangiano, dal sapore simile al limone – che però sono primaverili.

Poi, le piante da fiore. Tutti i miei roseti sono sbocciati, ed il freddo ha poi bruciato non solo i petali delle rose, ma anche le foglie. Allo stesso modo, nel giardino mi ritrovo i geranei ed i ciclamini fioriti contemporaneamente. Qualche fiorellino sporadico mi è già capitato, ma una fioritura piena è un discorso diverso.

E ancora, arbusti e rampicanti. Il glicine ha “ammorbidito” le gemme, il bouganville si è sforzato di fare qualche nuovo rametto dal tipico colore rossastro. Anche il plumbago si è esposto con quattro ciuffetti nuovi.

Le erbacce fioriscono a bordo strada, con i loro tipici colori gialli, arancioni, rossi, bianchi. Le piante grasse sembrano temporeggiare. Le piante messe a dimore fronte mare, precedentemente bruciate dal vento freddo, riprendono tempra e si rifanno belle piene, carnose, verdi.

Tutto questo, tra qualche giorno, morirà.

A destare la mia preoccupazione, come sempre, è l’albicocco. Oggi, controllando alcuni rami da potare (perché si presumeva facesse più freddo), ho notato in diversi punti della resina molto rossa, particolarmente evidente ed in fase di indurimento. Un principio di gommosi, causata proprio dallo stress climatico.

Fare previsioni è complicato, anche se c’è già chi afferma, in occasione dei giorni della merla, che quest’anno sarà molto caldo. Io non lo so. So solo che la situazione è delicata, con i broccoli appena nati che sono già gialli perché “bruciati” dal sole caldo e le creste di aglio e cipolle seccati dalle temperature.

Una situazione decisamente anomala. Che però non sembra destare alcuna preoccupazione.

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