Quest’oggi ho notato, con mio grande stupore, che sono stati piantati altri tre alberi in città, precisamente sul lungomare. Tre ulivi. Non so chi li abbia piantati, se si tratti di un’iniziativa comunale o dell’azion di qualche privato, e sinceramente non credo di volerlo neanche sapere. Quello che so, però, è che si tratta dell’ennesimo esempio di alberi piantati male, che segue quanto già fatto con i sessanta lecci qualche mese addietro.

Magari la foto non è abbastanza eloquente, ma credo si capisca che i tre poveri arbusti sono stati messi a dimora… nella sabbia. Sabbia di mare. Che già di per sé non è l’habitat ideale di queste meravigliose piante. Ma c’è di peggio: gli alberi infatti sono stati piantati su una duna di sabbia che si crea d’inverno con il vento, e che in estate viene generalmente sbancata per riapparare il livello della spiaggia.

Oltre all’aspetto prettamente logistico, c’è da considerare che la sabbia di riporto che si accumula con il vento non offre alcun nutrimento e nessun “appoggio” per le radici del futuro albero. Si tratta a tutti gli effetti di materiale sterile, dove possono proliferare piante che non hanno apparati radicali complessi – come il cachile o il pancrazio – e che dunque si nutrono più da ciò che arriva tramite la superficie che non da quello che trovano sotto terra.

Senza una vasca di terra, la sabbia non garantirà lunga vita a quei poveri ulivi. Che andranno comunque annaffiati abbondantemente con l’arrivo del caldo, anche perché trovandosi non solo davanti al mare ma anche sulla sabbia rischiano di seccarsi e morire entro questa estate.

E sono certo che non sopravviveranno: o saranno spostati durante le operazioni di sbancamento e pulizia che vengono effettuate annualmente nell’area sottostante (dove insiste un piccolo anfiteatro che potrebbe essere sfruttato in mille modi) o semplicemente seccheranno tra qualche tempo. O, peggio ancora, saranno rotti da qualche idiota.

Tuttavia, mi chiede spontaneo chiedere: ma a chi mai viene in mente di piantare tre alberi così a cazzo sulla spiaggia?

Queste cose dovrebbero essere un vero e proprio reato.

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