Ieri sera mi è sfuggito un articolo pubblicato dal Crotonese, in merito alla bassa marea di questi giorni. È stato interpellato un professore del Nautico per spiegare il fenomeno, e l’incipit del pezzo la dice lunga: “Nessun bradisismo, né tsunami o maremoti. Non sono neppure la Luna o gli alieni o un furto di acqua da parte dei comuni vicini“. Che la città sia un covo di teorie anti-scientifiche è ormai evidente, al punto che l’influsso lunare sulle maree viene affiancato agli alieni.

Il buon professore ha spiegato un fatto giusto (e ci mancherebbe altro), ossia che l’alta pressione contribuisce ad abbassare le maree. In questi giorni, afferma il professore, si sarebbe registrato un valore di 1,041 hPa dove generalmente la pressione atmosferica è di 1,015 hPa. A Crotone la pressione media oscilla tra i 1,013 hPa (valore minimo che si registra tra la primavera e l’estate) ed i 1,017 hPa (valore massimo che si registra tra l’autunno e l’inverno), e dunque si tratta di un aumento considerevole in un periodo che dovrebbe essere contraddistinto da valori già più bassi.

A voler essere pignoli, però, c’è da fare un primo appunto: chi ha registrato questo dato? Perché la stazione metereologica cittadina ha registrato un picco di 1,033 hPa, comunque elevato ma in ogni caso in linea con la serie storica locale. Secondo l’Ispra infatti il dato più alto registrato negli ultimi dieci anni è di 1,039 hPa (gennaio 2020), mentre il dato più alto mai rilevato sembra essere di 1,058 (novembre 1997). In ogni caso, l’alta pressione contribuisce ad abbassare la marea, in particolar modo se abbinata ad alcuni venti o in alcuni periodi dell’anno.

Questo picco di alta pressione infatti si è verificato in concomitanza di una maree equinoziale, ed ha interessato tutto il paese: a Venezia buona parte dei canali sono a secco, situazione resa ancor più drastica dalla siccità che ha interessato il nord Italia. In questo scenario la luna centra eccome, perché a causa del suo influsso sulle maree (che non è stregoneria o sciamanesimo, ma scienza) avrebbe comunque provocato un abbassamento del livello dell’acqua proprio in questi giorni.

A tal proposito ricordo sempre che le maree sono fenomeni prevedibili: basta consultare il meteopesca, che effettua una previsione basandosi sui dati degli anni passati. Dati che coincidono con le fasi lunari, e che hanno picchi più o meno alti. Proprio qualche giorno fa avevo scritto del fatto di aver approfittato della bassa marea per una passeggiata insolita, ribadendo che quella di questi giorni è un’evidente periodo di sizigia: la marea più bassa che registreremo quest’anno.

Questa marea così bassa è dunque causata da tre fattori: la luna, la pressione atmosferica ed il vento. E, lo ripeto, succede ogni anno. Lo avevo già scritto diverso tempo fa, quando un altro giornaletto locale aveva notato la “mancanza di acqua sotto al Gambero Rosso” scrivendo allarmato di chissà quale pericolo imminente. Era il 2018, ed oggi, a distanza di quattro anni, posso confermare che buona parte delle persone che vivono a Crotone non osservano e non conoscono i fenomeni atmosferici che si verificano in città.

Ogni anno l’acqua scompare, per 7-10 giorni, da sotto il Gambero Rosso. Solo che uno magari non si fa la passeggiata sul lungomare e non lo nota. Ma succede. Quest’anno solo un po’ in più, con circa 1 metro di acqua in meno a Crotone e notevoli problemi in tutta Italia.

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