Avessi avuto una pagina satirica, c’avrei fatto un meme, uno di quelli con scritto: “Intanto, in un universo parallelo…“.

Mi riferisco all’articolo pubblicato ieri da l’Essenziale, Catanzaro è un mosaico di quartieri lontani. Uno sguardo generale sulla città in vista delle elezioni amministrative più incerte di sempre, che stanno continuando a serbare colpi di scena e che si focalizzano più sul passato che sul futuro.

Infiamma nuovamente la rivalità con Reggio Calabria per la sede del Consiglio Regionale, ma anche con Crotone, che ha “rubato” la Sovrintendenza Archeologica, e con Gioia Tauro, che si è appropriata dell’Agenzia delle Dogane. Anche questo è un po’ un tuffo nel passato, solo che fino a non molti anni fa erano i vari capoluoghi ad accusare Catanzaro di aver accentrato troppo le istituzioni regionali. Punti di vista.

Tra i vari aspetti affrontati dagli intervistati per l’articolo, ci sono alcuni punti di sicuro interesse. Ad esempio, è assolutamente vero che Catanzaro non ha mai puntato troppo sul turismo, e se lo ha fatto si è limitata alla sola costa e quindi all’area di Catanzaro Lido. Ed è anche vero che la città è “troppo grande”, con 43 quartieri sparsi su diversi colli: problematica con radici lontane che difficilmente vedrà mai una soluzione.

Ma poi, ad un certo punto dell’articolo, leggo un’eresia: “Non ci sono collegamenti adeguati con l’aeroporto né con la stazione ferroviaria: perché un turista dovrebbe scegliere questa città?“. Non ci sono collegamenti adeguati?? Catanzaro città ha ben due strade statali, la 19 e la 280, che si possono prendere direttamente dal centro e collegano con l’aeroporto di Lamezia Terme in mezz’ora, mentre la stazione ferroviaria di Lido, collegata sempre dalla statale 19, dista appena 15 minuti dal centro. Ma cosa volete, il teletrasporto?

Semmai, non mancano i collegamenti, bensì i servizi. Gli autobus che con maggiore frequenza portano in queste infrastrutture. O il traffico, sicuramente congestionato e mal gestito. Ma dire che Catanzaro non è ben collegata è falso. E sopratutto, è un torto verso quei comuni davvero in difficoltà nel raggiungere queste infrastrutture: c’è chi impiega oltre 3 ore per raggiungere l’aeroporto di Lamezia, partendo dall’entroterra calabrese, e ce ne mette altre 3 per tornarsene a casa.

Le attrazioni a Catanzaro non mancano. E lo dico da crotonese, rischiando un linciaggio. Ma è vero: il corso cittadino ed il centro storico sono degni di visita, piacevoli. I musei sparsi, le attività artistiche, le mostre, le estemporanee, le chiese. Il problema non è il collegamento. Il problema è che quando uno va a Catanzaro, va al centro commerciale. Va a farsi un giro a Giovino, al massimo si ferma sul lungomare o arriva poco dopo.

Il problema della costificazione è atavico, in tutto il mondo. L’attività dell’uomo si concentra sulla costa, e si ferma sulla costa. Perché ci trovi di tutto. E quindi non hai motivo di addentrarti, se non per mera necessità o per andare a vedere/partecipare a qualcosa di specifico. L’idea di altri collegamenti in una città come Catanzaro è un abominio, ma si sa: in campagna elettorale vale tutto.

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