Quest’oggi mi era completamente sfuggita una non-notizia che fortunatamente sono riuscito a scovare in serata, a lavoro finito. In soldoni, il proprietario di un lido balneare si lamenta dei danni provocati dalla mareggiata causata dal maltempo di questi giorni, e chiede a gran voce che siano create delle nuove scogliere per poteggere la spiaggia dalle onde.

Ora: di per se, parliamo già di una richiesta aberrante. Perché mai bisognerebbe proteggere una spiaggia dalle onde? Semmai, sono i lidi balneari, i muri stradali ed i terrapieni ad influire con la marea: le onde vanno a finire naturamente sulla spiaggia, e se c’è un’allerta meteo e non sposti ombrelloni e lettini… il danno non è di certo colpa del mare o del vento.

A parte l’aspetto polemico della vicenda – che scade nel ridicolo, ma tant’è – c’è da segnalare un altro discorso, emerso in conclusione al comunicato: “è da molto tempo che si parla della creazione di barriere a mare che vadano dalla zona del cimitero cittadino fino all’Irto“.

Il fantomatico progetto per creare delle scogliere dal cimitero all’irto è una novità inedita, che mai prima d’oggi avevo sentito. Forse sarà un aspetto noto ai balneari, ai gestori di lidi, ma dubito che qualcuno ne sia a conoscenza. Per cui mi domando: sarà una supercazzola?

Non è da escludere, dato che vengono paventati addirittura i fondi Cis (il cui intento è quello di “svelare la bellezza” e dunque realizzare progetti gradevoli, non scogliere) e poi invece si parla di finanziamenti europei. Un miscuglio di fondi strategici, da spendere per creare barriere marine.

I fondi disponibili, invece, andrebbero spesi per il ripascimento delle spiagge, per la loro conservazione, per riequilibrare gli squilibri del fondale. Problemi creati dall’uomo, e si, anche di gestori dei lidi balneari, che anni fa colonizzarono quei piccoli tratti di sabbia ed ora si stupiscono che il mare avanzi portando con se tutto ciò che incontra.

L’idea di ulteriori scogliere o barriere è semplicemente una pazzia: basti vedere quanto è stato fatto nel lungomare urbano, danneggiato irreparabilmente. Vogliamo che lo stesso accada fino all’Irto? Ma non sarebbe meglio far arretrare un pochettino questi ombrelloni? E magari toglierli in caso di allerta?

Sarebbe un ennesimo danno ambientale, in una città dove il rispetto dell’ambiente è subordinato alle lamentele ed alla pretese.

Una risposta a “Soluzioni disastrose”

  1. […] attenzioni. O per meglio dire: se fanno danni a qualche lido balneare, tutti sul piede di guerra a chiedere nuovi scogliere. Ma quando si presentano danni alla linea di costa, al litorale ed alla battigia, poco […]

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