C’è un modo di dire che oramai non si sente più molto spesso, a Crotone. Ed è: “fòra dù cùlu miju ddùv va và“. E non credo ci sia bisogno di traduzione. Ma nonostante si senta poco, viene praticato con una costanza senza eguali.

I crotonesi se ne fottono dei crotonesi. Se ne infischiano. Non ci pensano neanche. E l’estate è forse il periodo migliore per manifestare quest’egoismo ignobile, che causa non pochi problemi spesso neppure presi in considerazione.

Esempio pratico: questa sera sul lungomare cittadino un’ambulanza non può raggiungere una persona che deve essere soccorsa, perché numerose auto occupano un’area transennata che non dovrebbe essere usata per parcheggiare. Ci troviamo in Piazza Berlinguer, e la salita di Via Venezia è presa d’assalto da centinaia di mezzi parcheggiati alla buona.

Le transenne sono poste dalla Polizia Locale, come ogni sera. E fino alla mezzanotte gli agenti qualche giro lo fanno. Ma spesso lasciano il posto ai poliziotti ed ai carabinieri appiedati, che non possono intervenire in questi casi e, stoicamente, ripetono di “chiamare i vigili”.

Risultato: l’ambulanza si ferma a diverse centinaia di metri da dove c’è bisogno. I tre operatori corrono con i loro grossi zaini sulle spalle, e se dovranno prendere una barella o trasportare la vittima dovranno tornare indietro ed ingegnarsi in qualche modo. Il tutto mentre dovrebbe essere garantito il passaggio in caso di emergenza.

Che ci possa essere un po’ di tolleranza, e dunque che si permetta a qualcuno di parcheggiare di fronte alle transenne, ci può anche stare. Ma lasciare incustodito il passaggio, non rispondendo neppure alle chiamate delle altre forze dell’ordine (cosa che mi ha ricordato un precedente episodio) perché il turno è finito… possiamo solo dire che è incommentabile.

Alla fine l’ambulanza, arrivata poco prima della mezzanote (assieme a tre gazzelle dei carabinieri) è riuscita a passere solo attorno all’una, dopo che un simpatico giovanotto aveva trascorso la sua serata a bere. Solo dopo i suoi porci comodi ha potuto caricare e trasportare la persona in ospedale.

Ma come si suol dire: che c’importa? Finché non tocca a noi, proprio niente.

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