Negli ultimi giorni stiamo leggendo a ripetizione lo stesso articolo riproposto di giornale in giornale, riguardante la possibile riduzione obbligatoria dei consumi nelle abitazioni. Di fatto una cosa già nota da diversi mesi, ma che in vista dell’inverno diventa sempre più verosimile.

Il taglio degli articoli è sempre lo stesso, perché evidentemente a preoccupare di più i giornalisti non sono le ulteriori misure restrittive messe in conto (chiusura anticipata di edifici pubblici, locali, negozi, divieto di lasciare luci accese la notte e riduzione dei lampioni in funzione), bensì l’impossibilità di usare più elettrodomestici contemporaneamente.

Alché io mi stupisco: ognuno di noi usa più elettrodomestici contemporaneamente (basti pensare ad un frigorifero, sempre collegato), e ciò si potrà continuare a fare anche con l’eventuale riduzione dei contatori. Allo stesso modo si potrà anche accendere la tv ed avere così tre elettrodomestici in funzione contemporaneamente.

Evito di aggiungerci anche il computer, il router, altri televisori, un ventilatore (lo so, in inverno non servirà) e tante altre cose che si usano quotidianamente. Questo per specificare che tutta ‘sta roba potrà essere utilizzata contemporaneamente anche in caso di riduzione. Se ne deduce che il titolo è un classico clickbait, un acchiappaclick per gettare confusione in un momento già confuso.

Difatti, negli articoli viene specificato che tale limite varrà solo per gli elettrodomestici “energivori” (lavastoviglie, lavatrici, scaldabagno, ferri da stiro o asciugacapelli), che dovranno essere usati singolarmente per non far scattare il contatore.

E qui mi stupisco di nuovo: perchè questa è già roba che si usa da sola, nella maggior parte dei casi. Anche chi ha il classico contatore da 3 Kw/h cerca di usare un elettrodomestico per volta. Ma davvero per qualcuno è normale accendere contemporaneamente forno, lavatrice e tutti gli altri dispositivi annessi?

Se così fosse, allora è vero che ci sono tante italie diverse: quella elettrodomesticamente ricca e quella elettrodomesticamente povera. La prima spreca, la seconda va a risparmio, ma alla fine dovrà far fronte alle restrizioni allo stesso modo.

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