Ieri pomeriggio il Comune e la Provincia di Crotone hanno diramato una nota congiunta nella quale affermano di aver saputo direttamente da Eni Rewind dell’esistenza di almeno un paio di discariche compatibili con gli obiettivi della bonifica, e dunque capaci di ospitare le scorie che verranno rimosse dall’ex sito industriale. Tale documento non è ancora pubblico, e dovremo aspettare verosimilmente ancora qualche giorno prima di poterlo visionare per intero: per ora si sprecano le ipotesi su dove finiranno questi rifiuti, quasi certamente nel nord Europa.
Spicca, nella nota, l’assenza della firma del governatore Occhiuto. Ma sarà un caso. Magari i due rappresentanti istituzionali hano voluto pubblicare subito la comunicazione ricevuta, che dovrà essere ora approfondita anche da un quarto soggetto finora non pervenuto, il commissario del sin Errigo. Probabilmente – ed è innegabile – si tratta di un risultato che ha colto tutti di sorpresa, aprendo una possibilità concreta in un solco che sembrava già tracciato da tempo.
Ma forse è ancora troppo presto per parlare. Forse è troppo presto per arrivare a dire che Eni sposterà le scorie. Forse siamo di fronte ad un’esultanza un po’ prematura. Perchè la presenza di impianti compatibili così distanti provocherà necessariamente un aumento dei costi di trasporto, e dunque serviranno più soldi per la bonifica. Li abbiamo, questi soldi? Chi li metterà, una volta ricevuto (entro il mese di dicembre, pare) i preventivi richiesti?
Perchè anche lo scouting in Italia aveva permesso di individuare un paio di siti dove trasportare le score, poi accantonati per i costi e per le percentuali ridotte di materiale trasportabile. Possiamo pensare a prescindere che non andrà allo stesso modo?
Vedremo, ovviamente. Certo è curioso notare come se, messa alle strette, anche l’Eni ammette – un passo per volta, con molta calma – che le soluzioni proposte non sono così granitiche. Una cosa che sappiamo tutti, del resto: ciò che propone è solo nei suoi interessi. Resterà da vedere se questa effettiva apertura si tradurrà realmente in una svolta concreta.
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