Per una settimana intera i telegiornali nazionali non hanno fatto altro che parlare della località abruzzese di Roccaraso, presa d’assalto domenica scorsa da un’orda di oltre 250 autobus provenienti dalla Campania (e non solo) per approfittare della neve e degli impianti sciistici. Oggi verosimilmente accadrà lo stesso: questa sera possiamo aspettarci qualche servizio in merito, e forse già nel pomeriggio sapremo di qualche “inviato” sul posto a raccogliere testimonianze in diretta.
La copertura mediatica data all’accaduto è stata spropositata. Sopratutto sulle reti Mediaset, dove è stato trasmesso un servizio ad ogni telegiornale tra lunedì 27 gennaio e sabato 1 febbraio. Servizi infarciti da commenti sull’influencer tiktoker che avrebbe dato il via all’assalto, e persino di ipotetiche indagini da parte della Procura di Napoli (salvo poi precisare che al momento nessun fasciolo è aperto, ma si tratterebbe di mere ipotesi).
La notizia è curiosa per sua natura, e ci sta il passaggio in tele. Ma una volta. Due al massimo. Una settimana è tanto. Troppo. Sopratutto se si pensa che veniamo da una settimana con importanti problematiche di politica interna ed internazionale, in ultimo il terzo stop al trasferimento dei migranti in Albania ma anche il caso Santanchè (una ministra accusata di aver truffato l’Inps, dunque lo stato), il misterioso rimpatrio di “Almasri” o anche la pericolosa missione dei Carabinieri al valico di Rafah, tanto per dire.
Ieri sono entrati in vigore i dazi imposti da Trump a Canada (25%), Messico (25%) e Cina (10%) con accuse pretestuose e false, seguite però dall’annuncio che presto toccheranno anche gli europei che “devono” pagare e “rispettare” l’america. Ma noi ci siamo sorbiti una sfilza di servizi su Roccaraso, seguiti dalle vicende d’amore (e di letto) dei Ferragnez, e chissenefrega di tutto il resto.
Oggi sappiamo tutti che a Roccaraso potranno arrivare (almeno ufficialmente) “solo” 100 autobus, e non sappiamo che il parlamento ha tentato di votare una legge per rendere non più vincolante il parere delle sovrintendenze in merito a grandi progetti ed opere incompatibili con il paesaggio, al fine di “sbloccare” fino a 150 cantieri fermi per abusi edilizi. Che informazione è questa?
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