Per una volta sono d’accordo con Daniela Santanchè, che questo pomeriggio ha evitato l’ennesima mozione di sfiducia potendo dunque rimanere tranquillamente a scaldare la poltrona su cui siede. Perchè oggi, intervenuta direttamente nell’aula della Camera, ha lanciato una pesante arringa a tutti i suoi contestatori, affermando letteralmente di essere “l’emblema di tutto ciò che detestate“.
Effettivamente, si, rappresenta proprio tutto ciò che c’è di detestabile in una figura pubblica. Rappresenta infatti l’arroganza del potere (che non fa un passo indietro nonostate evidenti vicende giudiziarie), il vittimismo a prescindere (perchè crede di essere odiata per il “tacco 12), l’arrivismo politico (quanti cambi di casacca, sempre nelle file della destra?), lo sfruttamento dei lavoratori ed allo stesso tempo la truffa allo Stato che lei stessa rappresenta.
Diciamo che la sua figura, più per le solite e volgari battute sulle percentuali di plastica, sarà ricordata più per questi motivi. E questa, di certo, non è una colpa di chi l’attacca o di chi la critica. Ne riparleremo tra qualche settimana…
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