Vent’anni. È questa la vita media di un qualsiasi prodotto del web di largo consumo, ad esclusione delle soluzioni open o di quelle lautamente sovvenzionate. Ma niente sfugge all’obsolescenza (programmata o meno), neppure ciò che un tempo era “rivoluzionario”. Finisce così, con uno stringato comunicato stampa, la vita di Skype, primordiale prototipo su larga scala per le videochiamate, dalla vita travagliata e non sempre facile.
Con le dovute giustificazioni tecnologiche – perchè vuoi o non vuoi è stato un precursore di questa tecnologia oggi diffusissima – possiamo dirlo senza mezzi termini: Skype era una cioféca. Lento, macchinoso, pieno di bug, inutilmente complesso e sempre pronto a chiedere pagamenti per questo o quel servizio. Per quanto sia stato usato ed abbia rappresentato l’unica alternativa di largo consumo, era chiaro da tempo che fosse diventato obsoleto.
Chissà perchè Microsoft, che pure ha rilasciato un ottimo Teams che funziona innegabilmente meglio, lo ha tenuto in vita fino ad oggi. Sembra un’era fa, quando per avere questo programma sul proprio pc si facevano i salti mortali anche solo per usarne la chat. Ed ecco che oggi è solo uno tra tanti, e neppure tra i migliori.
Non ci mancherà, come non ci manca il “vecchio” MSN (con la sola nostalgia per quei trilli spariti dai radar e mai più ripresi).
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