Tra i tanti problemi seri che affliggono la Calabria, ce n’è almeno uno del quale potremmo fare tranquillamente a meno: quello dell’obesità. Ieri la Fondazione Gimbe ha di fatto anticipato un rapporto sull’incidenza della patologia in tutta Italia, confermando che in Calabria è in sovrappeso un terzo della popolazione residente (in età compresa tra i 18 ed i 69 anni). Precisamente, il 35,7% rispetto ad una media nazionale poco distante al 32,7%.
L’obesità – sopratutto quella infantile – continua ad aumentare di anno in anno, e rappresenta uno dei tanti paradossi della “società del benessere” dove le realtà più povere e con minori disponibilità economiche si ritrovano più grasse per via della scarsa qualità del cibo consumato. Un dato che accomuna l’intero centro-sud Italia, nel quale sopravvive il falso mito dell’alimentazione “genuina”.
Se è vero che lo stereotipo del calabrese è proprio quello di una persona bassa e cicciottella, è altrettanto vero che queste persone sono aumentate nel tempo: secondo l’Istituto Superiore di Sanità – che tiene dei dati appositi sull’argomento – nel periodo 2011-2014 era in sovrappeso il 32,7% della popolazione, ed obeso il 10,6%. Questi ultimi sono rimasti sostanzialmente invariati, mentre i soggetti in sovrappeso sono aumentati di tre punti percentuali.
È dunque abbastanza chiaro che non si tratta (solo) di un eccessivo consumo di cibo, ma anche di un peggioramento della qualità alimentare. Circostanza che riguarda un numero maggiore di persone – quei tre punti percentuali equivalgono a più di 50 mila soggetti – e che è sicuramente legato anche ad altri fattori, come uno scarso movimento e via dicendo.
E questo ovviamente è un problema, non tanto estetico ma di salute: la sanità calabrese è tra le peggiori (se non le peggiori) d’Italia, ed è prossima allo stato d’emergenza. Come possiamo pensare di gestire tutte le patologie collegate o collegabili all’obesità? In un futuro prossimo questo dato apparentemente trascurabile si trasformerà in altro (a partire dal diabete), come lo fronteggeremo?
Pare che non importi. Salvo poi prendersela con il sistema sanitario. Facile così…
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