Un milione di euro per un ponte di poco meno di 40 metri di lunghezza e 3 di altezza. È questa l’opera ingegneristica di cui si sta vantando la Provincia di Crotone in queste ore, con tanto di inaugurazione con foto e taglio del nastro avvenuta ieri mattina alle porte della marina di Strongoli. Il piccolo ponte permette finalmente un nuovo punto d’ingresso al paese, bypassando il torrente Survolo che, fino a non molto tempo fa, andava sostanzialmente guadato.
L’opera in se è necessaria, ed è stata realizzata con un doppio finanziamento: 500 mila euro garantiti dalla Regione Calabria e 450 mila euro inizialmente assegnati allo stesso Comune di Strongoli per il dissesto idrogeologico, poi “restituiti” alla Provincia di Crotone. In totale fanno 950 mila euro, serviti (ovviamente) non solo per la costruzione del ponte ma anche per il consolidamento delle sponde tramite muri in cemento armato.
Ma è una spesa giusta? Il costo di queste opere in Calabria è un rebus di non facile soluzione. Quello di Calatrava, a Cosenza (lungo 140 metri) costò quasi 19 milioni a fronte dei 15 preventivati, ma è ovviamente un’opera a se stante. Discorso simile per quel tratto di Sila-Mare crollato qualche anno fa, costato oltre 80 milioni in 30 anni di lavori. Ma per queste piccole opere, vige il mistero più assoluto.
Di certo è un’opera utile per la comunità, ed è un bene che si sia realizzata con dei fondi disponibili. Resta da chiedersi se il costo effettivo corrisponda a quello reale. Dalle nostre parti, non si sa mai.
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