Non ci sono state ancora reazioni plateali alla nuova ordinanza del commissario straordinario Errigo, che di fatto ha imposto la ripresa dei lavori di bonifica delle discariche fronte mare con conseguente conferimento delle scorie nelle discarica di località Columbra. Un fulmine a ciel sereno, per certi versi, che potrebbe essere il punto definitivo alla ridicola querelle ancora in corso sulla questione. Dico “potrebbe” perchè ci sono 10 giorni di tempo per dar seguito ai provvedimenti, tra cui figura anche la modifica del Paur, e non è escluso un ennesimo ricorso.
In tutta questa vicenda, di certo non edificante, vale la pena ricordare alcuni aspetti. Il primo, forse ormai dimenticato dai più, è che la discarica in località Columbra nasce proprio per contenere le scorie della bonifica degli ex siti industriali. O almeno una sua parte. Ancora oggi li viene “smaltito” il tenorm che si ritrova ad ogni cantiere cittadino, nonostante poi la grande discarica sia stata riempita di rifiuti comuni per via delle cicliche emergenze rifiuti.
Il secondo, che vado ripetendo da anni, riguarda la decisione già presa circa i conferimenti in loco, espressa nel POB2 firmato nel 2019. Già all’epoca si accettò, in buona sostanza, di impiegare le strutture locali per gestire i rifiuti e liberare così l’area fronte mare e non solo. A vederla da questo punto di vista, era – effettivamente – tutto già deciso: c’abbiamo fatto solo un po’ di teatrino.
Adesso i lavori dovrebbero ripartire il 14 aprile. Ad oggi registriamo una trafilata nota stampa del sindaco Voce e del presidente della Provincia Ferrari, ovviamente contrariati. Ma nonostante il loro stupore possono fare ben poco, e di fatti non annunciano contromisure e cercano solo di accusare il commissario dei ritardi. Anche in questo caso, un film già visto.
Andando oltre alla nostra visione campanilistica, dovremmo sapere che questo è il modus operandi circa le bonifiche dei Sin in tutta Italia. Ed in fondo è giusto così. La speranza adesso è che ci si faccia un bagno di umiltà e si prosegua, a testa bassa, nei lavori. Senza ulteriori polemiche, senza ulteriori perdite di tempo.
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