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Briganteggiando

Il blog di Francesco Placco

La conquista della piazza

Francesco Placco

Devo averlo già scritto tempo fa, ma da qualche anno sembra che l’obiettivo dei ristoratori crotonesi sia la conquista di Piazza Berlinguer (fù Piazza Gramsci). Quest’anno, con netto anticipo rispetto al passato, l’amministrazione comunale ha dato il via libera all’occupazione del suolo pubblico per la stagione estiva ad inizio maggio, ed ecco che il lungomare è tornato una gincana di tavolini. La musica alta già rimbomba fino a tarda notte, e fare una passeggiata in tranquillità è diventato impossibile (e così sarà almeno fino a fine settembre).

La già stretta area pedonale è già in gran parte ristretta da dehors assortiti, tavoli piazzati su sede stradale, fioriere a delimitare il sacro suolo pubblico pagato (o forse no?) dai ristoratori, che giustamente si preparano alla stagione più proficua dell’anno. Ed in questo scenario cade sempre l’occhio sulla piazza, il cui passaggio è dimezzato da una dozzina di tavolini di una nuova pizzeria. Una situazione sicuramente migliore rispetto al passato, quando un altro locale si appropriò (letteralmente) di un’intera ala della piazza con quasi un centinaio di tavoli.

Questa situazione, per quanto lecita, rimane comunque paradossale. Perchè è lo stesso Comune di Crotone a non permettere il posizionamento di gazzebo per mercatini o palchi per la musica, per paventate questioni di “sicurezza”. La piazza infatti, nonostante la sua particolare forma, è di fatto un quadrivio: un bivio dal quale si può proseguire sul lungomare e seguire una sua parallela, venendo direttamente dal centro città. In caso di soccorsi è opportuno avere il passaggio libero e quindi ogni occupazione del suolo è potenzialmente rischiosa.

Se questo però vale per le manifestazioni pubbliche (concerti, manifestazioni, stand informativi e così via) non vale, evidentemente, per i locali. Che di fatto occupano porzioni sostanziose della piazza, seppur in pertinenza dei locali, con arredi ben più difficili da gestire in caso di necessità. E di conseguenza, la folla (anzi, la bolgia) si riverserà sull’arteria stradale, che si, è pedonale, ma è pur sempre l’unica strada in caso di emergenza.

Se deve passare un’ambulanza, tutta quella gente dove si sposterà? Quanto tempo ci impiegherà un mezzo di soccorso per percorrere quei 500 metri scarsi? Certo, l’affollamento ci sarebbe in ogni caso e parliamo di migliaia di persone, ma la continua restrizione del piano calpestabile è un problema già oggi evidente: come peggiorerà la situazione se continuiamo a dare spazio ai locali a scapito dell’area pedonale?

Ma si sà, l’imperativo è un altro: commercio, turismo, movida, economia… tutto bello finchè non succede qualcosa.

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Categorie:

Diario, Società

Etichette:

Considerazioni, Crotone

Pubblicato il:

8 Maggio 2025

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