In questi giorni sta capitando spesso di vedere delle discutibili operazioni di Polizia, a danno di disadattati e povera gente, sfrattata di casa con la forza. L’ultimo episodio è quello che ci arriva da Bologna, ed è surreale: per sfrattare due famiglie decine di agenti in tenuta antisommossa non solo hanno sfondato una porta con la forza, ma hanno anche abbattuto parte di un muro. Operazione duramente criticata in queste ore, ma alla quale non seguirà nulla se non un po’ di indignazione.
Per capire la gravità del fatto, bisogna contestualizzarlo. Non si tratta di occupanti abusivi, ma di affittuari che hanno sempre pagato. E che non volevano lasciare l’abitazione perchè in 5 mesi di ricerche non ne avevano trovate altre. Avevano persino proposto di pagare di più per l’affitto. Ma non c’è stato verso, la proprietà li voleva fuori perchè li devono venirci degli appartamenti per affitti brevi, pare addirittura da 700€ a notte. Altro che 700€ al mese.
Qualcuno obietta che la proprietà privata è sacrosanta, e qualcuno risponde che lo si pensa sempre finchè non si finisce in queste siturazioni. È in effetti un limite sottile, ma profondamente ingiusto perchè di fatto mette in strada due famiglie senza alternative. E le forze dell’ordine, ancora una volta, non fanno gli interessi della collettività, ma del profitto. Non è una novità, ma fa sempre male vedere quegli agenti in tenuta antisommossa (tra cui anche almeno una donna) che minacciano famiglie inermi ed impotenti.
Un atto di forza sproporzionato, che non vedremo mai in alti contesti. Gli agenti hanno sfrattato il Leoncavallo a Milano, ma non la sede di Casapound a Roma. Gli agenti manganellano i manifestanti che protestano contro una manifestazione apertamente fascista, e non quelli che fanno i saluti romani e cantano slogan del ventennio. E, ricordiamolo, sempre gli agenti identificano senza alcun pretesto chi espone manifesti o simboli antifascisti, ma anche pro-pal, in au atto di abuso di potere dai contorni non ancora del tutto chiari.
Cosa sta succedendo? Quello che è sempre successo: le forze armate sono forti con i deboli e deboli contro i forti. Circostanza che avremmo dovuto sradicare dalla nostra storia, ma che invece è tornata attuale più che mai, tanto all’estero quanto in Italia.
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