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Briganteggiando

Il blog di Francesco Placco

Zero titoli

Francesco Placco

Della serie: e quindi?

Oggi si sta votando per eleggere Luigi Di Maio come candidato premier del Movimento 5 Stelle. Checché se ne dica, si tratta a tutti gli effetti di una farsa ben organizzata, un po’ come quando il PD crotonese pensò di organizzare delle false primarie per far eleggere Arturino. In quel caso alla fine non se ne fece nulla, mentre la farsa per “eleggere” giggìno andrà avanti. Sia chiaro: ben venga Di Maio, dato che la base lo vuole (ahinoi!) a gran voce, ma quanto meno si eviti di chiamare tutto questo “elezioni”.

La costante, nel M5S, è sempre la stessa: le regole sono ballerine e valgono a fasi alterne. Se ne sono accorti un po’ tutti, anche all’interno dello stesso movimento, ma poco importa. Loro vanno avanti, e nonostante tutto fanno scudo e si compattano sulla linea imposta loro.

Leggendo i vari slogan e le varie pubblicità a favore di tizio o caio, particolarmente quelli di Giancarlo Cancelleri, leggo spesso frasi tipo “Ha restitutio X ai cittadini”. Frasi assurde, propagandate come una sorta di merito, ma che di fatto non vogliono dire assolutamente nulla: dove sono questi soldi? Chi li gestisce? Chi ne usufruisce? E sopratutto, il fatto di aver “restituito” del denaro può davvero valere più della competenza?

Per me, no. E, da persone di sinistra, non può che venirmi in mente un famoso discorsetto di Gramsci:

Il fascismo si è presentato come l’anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo, con la sua promessa di impunità, a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia barbarica e antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e bene amministrato.

Adesso, fascismo a parte, sostituite questo concetto con il M5S. Per questo mi sembra assurdo che una persona di sinistra, alle prossime elezioni, si appresterà a votare M5S. Perché il M5S rappresenta (ed ha sempre rappresentato) solo ed esclusivamente una “psicologia barbara e antisociale”. Tanto fumo, ma niente arrosto.

Incrociamo le dita.

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Categorie:

Diario, Società

Etichette:

Considerazioni, Politica

Pubblicato il:

21 Settembre 2017

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