Noto nelle persone, miei coetanei e non, un’irrefrenabile voglia di mettersi in mostra. Vogliono che tutti sappiano ciò che fanno, i traguardi che raggiungono, cosa gli piace. Agiscono un po’ come lo Spam: cercano, in ogni contesto, il momento giusto per vantarsi, sottolineando le loro buone qualità, le loro abilità.

Spesso non perdono occasione nemmeno per parlarci di come hanno fatto bene una cosa alla portata di tutti. Spesso raccontano molte cazzate giusto per allungare.

Lo si può vedere con ciò che oggi rappresenta la vecchia piazza di paese in rete. Solo che qui quel pizzico di narcisismo presente in tutti noi prende il sopravvento, spesso in malo modo.

La più grande incongruenza in questi atteggiamenti la noto nel momento in cui si critica qualcuno: Il soggetto fa di tutto per mettersi in mostra, e va tutto bene finché viene visto come divertente/figo/simpatico/giocherellone. Quando si fanno commenti negativi, è come se non fossimo autorizzati a farli. Volano frasi pressoché simili in tutta Italia e non, tipo “chi sei tu per giudicarmi” e simili.

Da qui, possiamo dire con parole più filosofiche, si può facilmente dedurre la vanità dell’apparenza scialba e frivola, che attira facilmente la maggior parte della gente. Che poi, come al solito, si dimostra non pronta (o perché no, immatura).

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