Ieri sera abbiamo partecipato all’inaugurazione di una mostra di pittura all’interno del castello cittadino, mostra che come al solito è stata organizzata all’interno della Torre Aiutante. Una location oramai fissa per queste esposizioni, che in passato ha già ospitato innumerevoli eventi simili.

Saranno infatti più di dieci anni che assisto a mostre all’interno della torre, dove si scende e poi si risale in spazi spesso molto stretti e particolarmente affollati. Ieri ad esempio le circa 200 persone contate dagli organizzatori si sentivano tutte, ed era difficile anche solo muoversi all’interno.

Penso dunque che ci siano delle criticità che dovrebbero portare a non scegliere più questo luogo per delle esposizioni. A meno che non si disponsa un “senso unico”: si entra da sopra e si esce da sotto o viceversa. Anche se penso che a scendere quelle scale sia meglio che a salirle.

La torre infatti presenta due livelli, uno a terra (che è lo spazio più grande) ed uno intermedio. In entrambi i casi ci sono delle piccole diramazioni in cui sono state ricavate delle nicchie, ma tutte riportano poi alla scalinata centrale. Parliamo di una scala larga meno di un metro.

Certo, è un posto suggestivo e particolarmente bello per esporre alcuni lavori (alcuni, non tutti). Ma è allo stesso tempo scomodo e, volendo essere pignoli, anche poco sicuro: non ci sono che due vie d’uscita, le scale sono ripide ed i gradini piccoli, con conseguente rischio d’inciampo.

Ostinarsi a organizzare mostre senza pensare a tutti questi dettagli non è saggio. Anche se, a ben vedere, il castello cittadino offre numerosi spazi per poter esporre, anche all’aperto, e continuo a non riuscire a spiegarmi il perché vengano costantemente snobbati.

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