L’altra sera, un mio amico mi chiede se sapevo da dove derivasse la parola Prescia. Il termine, ampliamente utilizzato in tutto il centro-sud (ed utilizzato in tutta Italia con una pronuncia simile), tende ad indicare delle azioni compiute rapidamente, dei gesti veloci, o anche delle persone piuttosto impazienti. Nel linguaggio comune, avere Préscia è l’equivalente di avere Fretta.

L’origine di questa parola si trova nel Latino. In realtà, questa è una contrazione di un’altra parola, tutt’oggi utilizzata.

L’origine di Préscia deriva dalla parola latina Pressare, compressa a sua volta in Pressa. Lo stesso termine Pressare viene utilizzato, oggi, per mettere fretta ad una persona. Spesso, sul lavoro si viene pressati per completare un obiettivo. Spesso, a casa si viene pressati per riparare un qualcosa che attende da mesi. L’utilizzo di Pressa prese piede come forma rapida, ed anche esso non si distacca molto dal linguaggio moderno.

La parola venne trascritta, in periodo tardo-romano, come Pressia. Nessuno conosce il motivo di questo storpiamento, ma da questa nuova forma abbiamo ottenuto le parole che pronunciamo attualmente. Nel meridione ha prevalso la pronuncia Préscia, mentre nel settentrione ha prevalso la pronuncia Pressìa. Fondamentalmente, sono molto simili.

A quanto pare (quasi ovviamente), il vocabolo deriva dallo strumento della pressa, che appunto “costringeva” tutto quello che vi veniva posto, in modo abbastanza rapido. Lo stesso effetto che otterrebbe una persona petulante nel ripetervi che c’è questo o quello da fare 🙂

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