Tra le tante attività in corso in città, ce n’è una avvolta da un alone di mistero. Parliamo di un piccolo cantiere nato tra Via Vittorio Veneto e Via Venezia, sostanzialmente di fronte al palazzo comunale, in un tratto di strada pedonale.

Le grandi reti metalliche attirano attempati curiosi. Anche perché dopo la rimozione della pavimentazione è stata creata una grossa vasca circolare in cemento che evidentemente stimola la fantasia di molti commentatori.

In un primo momento, il vox populi aveva decretato che tale struttura fosse la base per l’installazione di una qualche statua. In un secondo momento, invece, i più avevano parlato di una fontana. Ma non è nulla di tutto ciò: è una fioriera, che da progetto dovrebbe ospitare un albero.

Effettivamente, però, questi lavori sono stati molto frettolosi, forse perché si punta a concluderli in tempo per il Capodanno. Al cantiere non è esposto nulla del progetto (ad esclusione delle informazioni di base sui lavori), che parla di un generico “abbattimento delle barriere architettoniche“.

Per quanto apprezzabile, ci sono almeno un paio di cose che non tornano. A partire dal fatto che prima il tratto di strada garantiva un accesso ai mezzi d’emergenza in quanto vi era una sbarra ad evitare il transito. Oggi, con la costruzione di un’aiuola in cemento, l’accesso ai mezzi è sostanzialmente precluso. Un problema comunque risolvibile, perché vi sono altri varchi.

C’è poi un aspetto “archeologico” non di poco conto, perché nel tratto interessato dai lavori sono state rimosse le storiche basole in basalto di inizio ‘900, notoriamente vincolate. È difficile credere che il Comune abbia ottenuto l’autorizzazione in così poco tempo, e visti i precedenti con la Soprintendenza (che di fatto ha già bloccato almeno altri due cantieri cittadini) non è da escludere uno stop anche in questo caso.

Ad ogni modo, al netto della nobile causa della rimozione delle barriere architettoniche, l’intervento realizzerà un collage di dubbio gusto tra basole, sanpietrini, cemento, asfalto, marmi e mattonelle varie… senza contare la corsia per i non vedenti, che nasce e muore in appena sei metri.

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