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Briganteggiando

Il blog di Francesco Placco

Briganteggiando

La “caccia ai migranti”

Francesco Placco

Ogni tanto mi perdo con quello che accade oltreoceano, senza dar conto a quanto accade nel vecchio continente. Se è oramai acclarata la crisi americana, un paese in piena contraddizione alla ricerca di una nuova rappresentazione di sè (non tanto agli occhi del mondo, ma agli occhi degli stessi americani), spesso si finisce per non vedere la profonda crisi di valori che sta attraversando l’Europa da diversi anni.

Ne abbiamo avuti, di esempi. Al momento l’indiziato speciale è rappresentato dall’Ungheria, ma non dimentichiamoci della Polonia, della Serbia, della Bulgaria e perfino (in parte) della Grecia: paesi dove purtroppo è in corso da tempo una profonda crisi sociale che spinge a forme di autoritarismo e, di conseguenza, di gravi discriminazioni sociali che riguardano sempre le stesse categorie di persone.

Questo non accade solo nella mitteleuropa, ma anche un po’ più a nord. In queste ore sono letteralmente esplose le immagini delle violente rivolte nell’Irlanda del Nord, partite dalla cittadina di Ballymena e diffusesi in poche ore anche in alcuni quartieri di Belfast. La causa scatenante, come al solito, è un presunto caso di molestie sessuali (e dunque non un caso di violenza sessuale) per il quale sono accusati due quattordicenni di nazionalità romena, che hanno rigettato le accuse.

Ciò sarebbe bastato per provocare violente rivolte contro tutti gli immigrati. Particolarmente eloquenti le foto degli adesivi attaccati alle porte dei cittadini stranieri, mentre al contempo i locals si affrettavano ad appiccicare adesivi con la Union Jack: un assurdo ed incredibile scherzo della storia, trovandoci in quella tanto decantata Irlanda del Nord dei brits out. Ma vabbè.

In queste ore gli scontri proseguono, e si estendono. Si parla di frange dell’estrema destra, di esaltati, di neofascisti… ed ancora una volta, si assiste al loro agire senza far nulla. Centinaia di persone di ogni nazionalità si sono viste bruciare l’auto parcheggiata sotto casa, ed altrettanti negozietti (i famosi off-license) sono stati devastati. Gente che lavora e che vive pacificamente in quelle città si è scoperta improvvisamente bersaglio di una follia collettiva.

Il tutto è stato curiosamente rinominato per quel che è: una caccia ai migranti. A dimostrazione che la presunta causa scatentante è solo un pretesto per far danni. Chi ripagherà tutta questa gente?

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Categorie:

Società

Etichette:

Considerazioni, Notizie

Pubblicato il:

11 Giugno 2025

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