In questi giorni di forte tensione gli occhi del mondo (o quanto meno dell’Italia) sono puntati anche su altre frivolezze, come il matrimonio del magnate di Amazon, Jeff Bezos, che prenderà in sposa la nuova, ennesima e “bellissima” consorte, Lauren Sanchez. Abbandoniamo le facili ironie per concentrarci sul fatto che l’attenzione è alta perchè il matrimonio pare si svolgerà a Venezia.

Com’era prevedibile, la cosa ha generato qualche polemica. Da settimane si è creato un vero e proprio movimento contrario a questa unione, che di fatto monopolizzerà l’intera città per qualche giorno. Si scontrano nuovamente, dunque, le necessità dei (pochi) residenti e le necessità economiche, le stesse che nel tempo hanno reso grande Venezia.

È facile capire che il matrimonio di un miliardario porterà soldi. Tanti soldi. E le istituzioni questi soldi li aspettano a braccia aperte, sia per l’indotto che per il ritorno d’immagine, non che serva più di tanto ad una città come Venezia, che già gode di notevole fama. Tuttavia, la sola ipotesi di un annullamento delle nozze ha fatto tremare il sindaco, che è arrivato al punto di affermare che dobbiamo scusarci con Bezos per le polemiche.

La cosa è doppiamente curiosa, perchè il sindaco di Venezia dovrebbe rappresentare gli interessi dei veneziani, ed invece finisce per prostrarsi ai piedi del miliardario di turno, in cerca di una location esclusiva e poco più. E poi, c’è da commentare il decadimento veneziano, passato dall’essere un importante e rispettato ducato ad un mero vassallo in cerca di attenzioni. Una fine indegna, di cui già avevo abbozzato quando parlai di una bellissima trappola per turisti.

Con buona pace degli attivisti (a Bezos fregherà poco e nulla, abituato com’è a fare ciò che vuole) il matrimonio si farà, nonostante la loro determinazione nel boicottarlo. E saranno tutti felici e contenti per l’indotto, il lavoro, il ritorno d’immagine eccetera eccetera. E chissenefrega dei veneziani.