È probabile che abbiate letto, qua e la su internet, che l’edera rappresenta una delle piante più facili in assoluto da clonare. Non serve infatti comprarla, basta recidere un rametto e metterlo in acqua per vederlo crescere ed avere così una nuova pianta. Beh, è facile, ma non così tanto.

Un ramo troppo piccolo o troppo lungo, con troppe foglie o poco rinforzato, finisce per appassire rapidamente, non arrivando neppure al punto del travaso. Per questo, visto anche il periodo propizio per le talee, è bene ricordare alcuni consigli pratici validi per l’edera e diverse altre piante. Avete tutto il tempo per provarci, in questo periodo.

Scegliete con cura il rametto da tagliare, individuando una porzione lunga circa 10 centimetri, preferibilmente con gemma apicale e con diverse radificazioni esterne. Effettuate un taglio netto, avendo cura di lasciare almeno un centimetro dal taglio alla prima radificazione/foglia. Eliminate le foglie entro i 2/3 centimetri dal punto di taglio. A questo punto, immergete la porzione ripulita in acqua (se disponete di liquido radificante, usatene al massimo una goccia) ed abbiate cura di posizionarla al sole, o comunque di spostarla in punti dove può avere almeno 4/5 ore di luce solare al giorno per almeno una settimana.

Non appena vedrete dei filamenti fuoriuscire dalle radificazioni laterali (come quelli che si intravedono appena in foto), saprete di poter travasare il rametto in terra. A questo punto, proseguite per almeno un’altra settimana allo spostamento al sole, e se non noterete un cambio di colore o perdita di foglie, la pianta sarà pronta per la sua crescita.

Solo a questo punto potrete posizionarla dove preferite, e lasciarla li in attesa che ricopra un muro, un albero o, come nel mio caso, una rete.

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