Da domani inizierò una nuova esperienza lavorativa, in città e senza dovermi spostare fuori regione. C’ho messo quasi un anno, per trovare lavoro. Ma alla fine ci sono riuscito, anche questa volta.

Dopo tutti i curriculum mandati (oltre mille), dopo tutte le cose dette e sentite, dopo tutti i colloqui e le prese per il culo delle varie agenzie interinali, alla fine ho di nuovo un contratto. Minimo. Misero, in un certo senso. Ma con tutte le garanzie che comporta e che mi dà.

Devo ammettere che mi ero quasi rassegnato, dopo oltre 750 giorni di disoccupazione, a finire in qualche fabbrica nel nord Italia. Sempre meglio che prendere il Reddito di Cittadinanza: c’ho pensato a lungo, ed avevo scelto di non voler presentare alcuna domanda, con l’anno nuovo. Ed alla fine non ce ne sarà neppure bisogno.

Questi tre mesi passeranno velocemente, ed oramai, superati i trenta, non posso far altro che sperare in una stabilizzazione che duri il quanto più possibile. Per quel che vale, sempre: davanti a me ho altri (almeno) 37 anni di lavoro, e ne passerà di acqua sotto i ponti.

Ma per adesso è meglio non pensarci, e focalizzarsi sull’oggi. Su quel posto di lavoro che ho atteso per un anno, e che sono riuscito a trovarmi in una realtà come quella di Crotone, senza scomodare nessuno. Piccola, grande soddisfazione.

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