Quest’anno il solito periodo di bassa marea è stato “disturbato” da una serie di perturbazioni e ondate di maltempo che hanno provocato numerose mareggiate. L’intero mese di marzo pare sarà caratterizzato da un tempo instabile, più invernale che primaverile. Vedremo.

Certo è che i forti venti che hanno soffiato sulla nostra costa, provenienti prevalentemente da est e da sud, hanno “ingrossato” il mare in più occasioni ed in modo piuttosto evidente. Al punto che è bene ricordare quali sono le fasi delle mareggiate, anche solo per capire a che punto siamo semplicemente guardando il mare.

La mareggiata infatti ha tre fasi. In dialetto diretto che saddjà, stà e còddja, con le dovute differenze territoriali. In italiano invece di parla di montante, costante e scaduta.

Il mare montante contraddistingue la fase iniziale della mareggiata, con grandi onde che si abbattono con forza sul bagnasciuga. Lì il mare sale, inizia ad occupare la spiaggia, ed è accompagnato spesso dai forti venti che lo muovono.

Una volta assestato, la mareggiata sarà nella sua fase costante, ossia nel pieno delle sue forze. La spiaggia è ormai coperta costantemente dall’acqua, che continua ad arrivare con ondate consistenti ed alte. I venti sono stabili, generalmente non cambiano direzione (al netto della leggenda sui tre venti) ed alimentano il moto dell’acqua.

Infine, con il calare del vento calerà anche il volume del mare. Questa è la fase di scaduta, quando l’acqua scende, ritirandosi vistosamente. Vi troverete davanti ad un mare ancora agitato, ma con onde meno forti e davanti ad una spiaggia bagnata ma calpestabile.

In genere, si dice che questi fenomeni durino un giorno ciascuno. Non è proprio così: una mareggiata può durare anche un solo giorno o persino una settimana. Dipende dalla condizione metereologica in cui si presenta.

Vento ed acqua sono strettamente collegati. Conoscerli può aiutare a capirli, o quanto meno a sapere a cosa ci si trova di fronte. Altrimenti, finirete come i soliti tipi che ad ogni vento forte parlano di “tramontana“. A voi la scelta.

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