In questi mesi la maggioranza di centrodestra ci sta sfracassando le scatole con il tema dell’autonomia differenziata, ripetendoci un giorno si e l’altro pure di tutti i benefici che questa porterebbe un po’ in tutta Italia. Una narrazione artificiosa e grave, ma sopratutto falsa: ed è la stessa maggioranza di governo a darcene contezza.

Avrete sentito un po’ tutti della scuola di Pioltello che chiuderà per celebrare la fine del Ramadam, il prossimo 10 aprile. La decisione ha attirato l’attenzione del ministro Valditara, che ha detto che “non si possono introdurre nuove festività”, e persiono della Regione Lombardia, che parla di “deliberazione irregolare”. Vale la pena ricordare che l’Usr aveva confermato tale calendario fino allo scoppio delle polemiche, per poi cambiare idea.

Al contempo, però, alla decisione si erano detti favorevoli non solo i genitori degli alunni frequentanti l’istituto (non tutti musulmani), ma anche la Diocesi di Milano. Lo stesso preside ha poi ribadito che va riconosciuoto il contesto scolastico, dove di fatto oltre la metà degli alunni è comunque assente in quel giorno.

Come andrà a finire? Lo scopriremo nei prossimi giorni, ma è quasi certo che la scuola dovrà ritirare la delibera o comunque rifarla. Al netto di ciò, è evidente che si parla impropriamente di “autonomia”, se poi la si cerca di limitare sotto l’aspetto culturale e/o religioso. E questo è doppiamente grave, perché si trasforma una necessità pratica in un vero e proprio attacco frontale.

Se l’autonomia deve rientrare nei canoni decisi dal Governo, è abbastanza chiaro che tanto autonoma non è. Speriamo che lo capiscano un po’ tutti, sopratutto qui al Sud.

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