Guardando il cantiere per la costruzione della nuova piscina comunale sul lungomare di Crotone, mi convinco sempre più che quello spazio poteva essere usato meglio. Ok, l’area sarà riqualificata, e si spera ne possa uscire una struttura moderna e funzionale. Ma tutto quello spazio… tutta quella spiaggia! Poteva tornare alla collettività in altro modo.
Parliamo di oltre 2.500 metri quadri, uno spazio decente per recuperare una bella piazza sul mare – di cui avremmo sempre più bisogno – funzionale per eventi di ogni tipo. Ed invece al cemento si sostituirà il cemento, e l’area sarà nuovamente “inscatolata” per creare un paradosso moderno: una piscina di fronte al mare. Un vezzo, quasi un lusso potremmo dire.
Nei rendering si vede una piscina contornata da tavolini, sedie, gente che beve spritz… Ci sarà dunque un nuovo bar, in questa piscina? L’idea farebbe gola a molti. Lo sport è un contorno, anzi un ricordo del passato, quando intere generazioni di crotonesi si formarono proprio in quella grande vasca fronte mare.
A vederla dalla strada cambia poco. Siamo sempre stati abituati a vedere quello spazio occupato, chiuso, cupo. A vederla dal mare, le cose cambiano: si apre davanti a noi uno spazio enorme, che sarebbe potuto diventare ben altro, prendendo esempio dai grandi spazi realizzati tanto a Reggio Calabria quanto a Catanzaro Lido.
Piazze di mare, che avrebbero pure avuto un loro indotto. Ma ormai è andata così. Questa grande spiaggia che poteva tornare spiaggia, anche sotto un’altra veste, rimarrà sepolta. Un vero peccato, in una città dove lo spazio aperto inizia a mancare.
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