Si prova inevitabilmente un po’ di sconforto nel leggere le chat private dei funzionari americani trapelate in questi giorni, se non altro perchè dimostrano in maniera volgare (e non potremmo definirla in altro modo) una conversazione privata tra i massimi vertici di uno stato alleato, che parlano come degli adolescenti immaturi. Una superficialità pericolosa, se si pensa che quella conversazione era riferita ad un piano militare (un bombardamento) poi effettivamente avvenuto, costato la vita a centinaia di civili.
Ma rimaniano nella nostra bolla eurocentrica. La cosa fastidiosa, prima che grave, è l’affermazione parassiti europei. Fastidiosa perchè è ovviamente un’offesa, grave perchè falsa: per quanto la si possa riferire al contesto locale (quello del canale di Suez), è palese che nessuno ha obbligato gli Stati Uniti a bombardare mezzo medio-oriente per difendere il nostro commercio.
Detta in altri termini: sono gli Stati Uniti ad avere un interesse a bombardare lo Yemen, nel drammatico scacchiere che li colloca al fianco della “democrazia” israeliana in chiave anti-Iran. E sfruttano questo loro interesse per un duplice motivo. Quello militare ovviamente, all’estero lontano dai confini, e quello politico, in casa con gli elettori.
Al di là di tutti questi ragionamenti, però, dovremmo focalizzare la nostra attenzione su un particolare. Per anni abbiamo riversato falsità e nefandezze verso gli altri popoli (che fossero africani, asiatici, indiani e così via), creando il pregiudizio, duro a morire, sugli immigrati. Adesso gli Stati Uniti usano questa logica non solo contro i latinoamericani, ma anche contro gli europei, e persino contro i canadesi.
Per decenni abbiamo sentito ripetere che i parassiti erano gli immigrati, specie se irregolari (o comunque scuri di pelle, o islamici), perchè “rubavano” lavoro, stipendi e così via. Adesso i parassiti siamo noi, dall’altro capo del mondo, senza neppure mettere piede negli states, perchè gli ruberemmo ricchezza, o ne approfitteremmo senza dare nulla in cambio.
Una logica pericolosa, che negli anni ha portato ad un progressivo screditamento dei rapporti, ed in passato persino a conflitti armati. La realtà è ben diversa, ovviamente, ma a chi importa? All’americano medio?
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