• Riflessioni elettorali

    Roberto Occhiuto è, ovviamente, il nuovo presidente regionale. Dopo essere uscito da Forza Italia sbattendo la porta, ringrazia “il presidente” Silvio Berlusconi per la fiducia ed ottiene ciò che voleva già nel 2020. Il centro-destra ottiene così un mandato-bis, e governerà la Regione, complessivamente, per 6 anni.


  • Troppa dipendenza

    C’è tempo, domani e nei prossimi giorni, per parlare di politica. Per commentare i risultati ormai abbastanza delineati dei voti in Calabria e non solo. Nel frattempo, mezzo mondo è nel panico perché le app proprietarie di Facebook non funzionano più. Sono in down. E nessuno sembra poterne fare a meno.


  • Moriremo catanzaresi

    In occasione del voto odierno, mi è capitato di leggere su molti quotidiani una frase, ripetuta e ripresentata quasi volutamente. Quella in cui si faceva notare che i candidati del crotonese e del vibonese dipendono dal Tribunale di Catanzaro. Questione non nuova, ma che con gli sviluppi degli ultimi anni prende una piega differente.


  • Voto solidale o utile?

    Si stanno moltiplicando in queste ore gli appelli per sostenere la candidatura di Mimmo Lucano, a seguito della recente condanna inverosimile inflitta dal tribunale di Locri. È un appello al “voto solidale”, che in parte condivido: dare un segno concreto di vicinanza, premiando Lucano con uno scranno regionale. Tuttavia, mi chiedo: ha senso?


  • Troppa roba

    Sarà che ormai sono abituato a quotidiani leggeri, semplici ed essenziali. Pochi fogli, completi e senza fronzoli. Fatto sta che ieri ho acquistato una copia di Repubblica, e mi è sembrata una roba fuori dal mondo.


  • Giustizia politica

    In Calabria non capita spesso che un pubblico ministero aumenti le pene richieste dall’accusa. Anzi, spesso e volentieri accade il contrario. Oggi invece passerà alla storia come una di quelle volte che succede, ed anche in maniere eclatante: non nei confronti di un criminale o di un mafioso, ma nei confronti di Mimmo Lucano.


  • Vie che non esistono più

    Continuo a notare come si pretenda di utilizzare nomi vecchi, desueti ed in disuso per riferirsi a vie e luoghi della città. In genere non siamo molto attenti, ai nomi delle vie, ed usiamo nomi alternativi per indicarle. In altri casi, invece, si pretende di usare nomi che non lo sono più.