Il glicine, quest’anno, fiorirà privatamente. Nel senso che a parte i diretti interessati, ossia coloro che ne hanno piantato uno o che ne possono beneficiare, l’intenso profumo dei suoi fiori e la bellezza dei suoi colori passeranno inosservati.

Beh, è la stessa sorte che toccherà a moltissime altre piante, essendo scoccata la primavera da appena qualche giorno. Eppure, per il glicine mi dispiace particolarmente. Non potersi fermare per qualche minuto a prendere una boccata di quel profumo, a godersi il ronzio degli insetti avidi di nettare.

Quei fiori splendidi passeranno senza aver ammaliato nessuno, periranno, porranno fine alla loro naturale esistenza senza poter essere ammirati degnamenti da sguardo alcuno. Un peccato grave.

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