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Briganteggiando

Il blog di Francesco Placco

Briganteggiando

Lo spettro dell’emigrazione

Francesco Placco

Ricordate che qualche settimana fa avevo superato i 300 curriculum inviati in tutta Italia, senza ricevere neppure una chiamata? Bene, in questi giorni i curriculm inviti si aggirato attorno a quota 500 (senza contare le candidature tramite altri portali) e la situazione non è cambiata di molto.

Questo pomeriggio, con mia grande sorpresa, qualcuno mi ha chiamato. Un’agenzia del lavoro, in risposta all’invio di una candidatura nell’estremo nord, tra il Veneto ed il Friuli. La signorina (gentilissima) mi ha persino ringraziato per essermi candidato ed essermi dimostrato interessato, perché in genere i più rifiuterebbero con qualche scusa.

Aldilà della piacevole conversazione, è tutto come sempre. Nuovo colloquio in programma, poi primo videocolloquio, secondo videocolloquio con i referenti aziendali e poi, forse, l’ottenimento di un contratto a tempo determinato in una sperduta area industriale dell’alta valle padana.

È questo, il futuro che mi aspetta? L’idea di per se non mi dispiace: l’unica alternativa ad un posto statale (e vallo a prendere) è quello in una grande azienda, ed al sud le grandi aziende scarseggiano. Trovare lavoro a Crotone, poi, è sempre più difficile, e se non ti accontenti di quattro soldi in croce non puoi far altro che aspirare al Reddito di Cittadinanza o a qualche escamotage.

Di fare lo farei, e forse lo farò. Vedremo come andrà la selezione. Certo è che vorrà dire sradicare tutto, cambiare vita, trasferirsi quasi definitivamente nel nulla padano. Un nulla talmente vasto che reclutano personale dal sud per sopperire a quello che manca al nord.

Il bivio, alla fin fine, è questo: annullarsi per vivere (e dunque sacrificarsi al lavoro) o vivere annullati (senza potersi permettere nessuna spesa). Non fare ora questo passo probabilmente vorrà dire precluderselo anche in futuro, perdere un treno che poi chissà quando ripassa (e se ripassa). Che già a trent’anni trovare lavoro è un’impresa, figuriamoci se passa ancora del tempo.

In tutto ciò, lo spettro dell’emigrazione continua ad aleggiare sulla mia vita. E se fino ad oggi ho fatto ferro e fuoco per restare qui, oggi, al netto di tutto, non so più se ne valga la pena.

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Categorie:

Diario

Etichette:

Considerazioni, Lavoro, Personale

Pubblicato il:

4 Luglio 2022

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