Ogni anno, ma letteralmente ogni santo anno, quando ci si avvicina alla festa della madonna la domanda è sempre la stessa: ma è la festa grande? C’è una sorta di amnesia collettiva insanabile, alimentata poi da tanti pettegolezzi e dicerie che in città non mancano mai.

Ad esempio, quest’anno ricorre il settennale delle celebrazioni del crocifisso di Cutro, e sono in molti che vanno dicendo che il settennale cutrese coincide col settennale crotonese. Qualcuno afferma pure che “è sempre stato così“.

Ma è una balla, ripetuta di bocca in bocca tanto per nascondere il fatto che non ci si ricorda quando è stato l’ultimo settennale. E questo è un problema enorme, dato che pretendiamo di vantarci di fatti avvenuti migliaia di anni fa.

Ma veniamo a noi. L’ultimo settennale della madonna di Capo Colonna si è svolto prima della pandemia del Covid, nel 2019. Ed ancora prima nel 2012, come ricordavo in un vecchio articolo. Ed il prossimo si svolgerà nel 2026, salvo un’anticipazione di un anno per celebrare il giubileo.

Già, perché il settennale – aldilà del suo concetto spirituale che abbiamo già discusso – può anche essere “modificato” in base alle evenienze, e non è un concetto così rigido come si potrebbe pensare. Basti ricordare le uscite “straordinarie” del quadro grande avvenute nel 1975, nel 1983, nel 1988 e nel 2000.

Ricordiamoci queste date, e sopratutto ricordiamoci di cercare prima di dar fiato alla bocca, anche perché stando sempre un cellulare a portata di mano non abbiamo scuse.

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