Ieri è stata particolarmente letta e ripresa una notizia riguardante una “nuova” specie marina scoperta nelle acque del porto di Gioia Tauro. Si tratta di un piccolissimo crostaceo individuato per la prima volta in Calabria, ma già avvistato in altre grandi realtà portuali italiane, dove vi sarebbe giunto per via dei traffici marittimi.

Come avrete già capito, non c’è nulla di “nuovo”. Non siamo di fronte alla scoperta di una nuova specie, come titolato persino dall’Ansa: titolo poi ripreso a valanga da tantissimi quotidiani regionali e locali, che parlano indiscriminatamente di una “nuova specie scoperta”. Nulla di più falso, o comunque fuorviante.

La Mesanthura romulea è stata identificata dai tecnici dell’Arpacal (che hanno prodotto una relazione in cui mai si parla di “nuova specie”) dopo alcune segnalazioni Nis, ossia riguardanti specie non indigene. Le segnalazioni hanno portato ad un controllo, che ha permesso di rinvenire effettivamente il piccolo crostaceo nel sedimento di fondale del porto.

Siamo di fronte, dunque, ad un errore, sicuramente (si spera) in buona fede, figlio della necessaria “semplificazione” che si deve fare per rendere i testi comprensibili a tutti. Ma le parole sono importanti. Ed è grave che le principali testate regionali parlino di “nuova specie” quando in realtà si tratta di un primo avvistamento di un crostaceo.

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