Da qualche giorno sto avendo non poche difficoltà a reperire del materiale dal sito dell’Autorità Portuale, quella che prima era solo “di Gioia Tauro” ed oggi è “dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio“. In particolare, mi risultano introvabili due distinti documenti.

Uno riguarda il restyling del porto vecchio presentato all’inizio di quest’anno, di cui esiste di fatto un progetto del quale sono state pubblicati solo due rendering. Riguarda la “riqualificazione e pedonalizzazione di aree demaniali per facilitare lo svolgimento dei servizi portuali e garantire accessibilità turistica al porto vecchio di Crotone“.

Nonostante l’albo pretorio e ed il portale tuttogare, al cup del progetto non corrisponde nulla se non una gara ancora in fase di partecipazione. E quindi, quei rendering presentati anche dal Comune di Crotone sono delle mere idee progettuali? Non dovrebbero essere dei lavori già appaltati come scritto proprio sul sito dell’ente?

Lunedì si concluderanno i termini per la partecipazione e, nel corso della settimana, verosimilmente lo scopriremo. È però curioso che di questo progetto non sia reperibile null’altro se non delibere e decreti, che ci ricordano come l’intervento sia finanziato – al 20% – dal Ministero del Turismo tramite un fondo dedicato ottenuto nel 2023.

Il discorso non cambia per quanto riguarda la concessione di un bene demaniale nelle proprietà dell’autorità portuale, ossia la casa cantoniera all’inizio della Lega Navale. Una vicenda complessa, dato che lo stabile è finito al centro di una delicata inchiesta giudiziaria per via dei ristoranti che ha ospitato, gestito da soggetti intranei alla ‘ndrangheta.

Tralasciando questo aspetto, la concessione dello stabile dovrebbe essere tornata a gara pubblica. Parliamo di una concessione trentennale per un edificio di circa 400 metri quadri in pieno lungomare, che può essere richiesto non solo da attività commerciali ma anche da associazioni del terzo settore e non solo, di cui ha dato notizia ieri Il Crotonese sulla sua edizione cartacea.

Ma anche in questo caso, al netto dei dettagli riportati sul giornale, non si riesce a trovare nessun documento al riguardo. Sul sito dell’autorità portuale si possono rinvenire concessioni (anche scadute o revocate) a nome di numerose aziende, ma nulla di ciò che riguarda la casa cantoniera. Che anche in questo caso ci sia da aspettare? E se è così, com’è possibile che tali documenti finiscano nelle mani di qualcuno con così largo anticipo?

In ogni caso, è opportuno evidenziare come il funzionamento dell’autorità portuale sia nettamente migliorato negli ultimi anni, ed anzi ha portato alla conclusione di due distinti iter – la riqualificazione del porto vecchio e dell’ex area sensi – rimasti arenati per decenni.

Anche questa parte del volto della città è destinato a cambiare, così come il porto vecchio sarà definitivamente “allungato”. Progetto, quest’ultimo, per il quale è tutto pubblico, a differenza degli altri. E sarebbe interessante sapere il perchè.

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